… la sua pittura è stata definita, sotto certi aspetti, corale nel senso che in alcune opere sembra che il colore canti sulla tela una sua delicata poesia…
F. Riccomini
Vasco Tortelli è un pittore con l’anima poetica: lo ispira la natura, i paesaggi del paese nativo, della città dove lui abita ed anche quelle città dove lui è stato e dalle quali è stato impressionato.
Tortelli sa fare poetico ogni più semplice soggetto. I suoi paesaggi sono dipinti come i ricordi: appaiono sulle tele come le visioni, come i sogni. E’ proprio il sentimento poetico dell’artista, raffigurato con la forma e il colore, che rende il valore alle opere.
I. Makogon
...Anche nel paesaggio soprattutto, eccelle nell'artista l'accanimento cromatico dell'opera; vi è perfezione di prospettiva e finezza di costruzione, tutto fatto senz'ansia ma con sagace pensamento...
... In arte nulla si può inventare se non si possiede una mente che ragiona, un cuore che sente, un'anima che ama tutto e tutti; uomini e natura, senza contrapporre a loro l'egoismo del "fare" a tutti costi.
A. Giovannini
... nel campo della pittura un nome si è imposto; Vasco Tortelli, è della razza sana degli antichi pittori toscani, che il colore se lo lavoravano e ci mettevano dentro l'anima. Nel suoi gialli, nei suoi neri, nei suoi rossi, vibra una tensione cromatica che affascina e inchioda l'individuo, infondendogli una gioia di vivere, un intenso desiderio di liberarsi dal solito ciarpame delle ristrettezze quotidiane e di lasciare sfogare l'anima a cantare con la natura e con l'uomo... Poesia di un forte, insomma, che fa il suo mondo delle cose e in esse ritrova un'anima primordiale.
A. Quadu
... è ben difficile stabilire una netta priorità trattandosi di quadri dove è vivo il senso dell'armonia e dei colori che sembrano fondersi, per dar vita a qualcosa di reale, dove la pittura sembra allontanarsi o scomparire, per cedere il passo a qualcosa di veramente esistente, migliore espressione di un pittore...
C. Rossi
... la produzione di questo artista è dotata di buon equilibrio compositivo nel quale forma e colore non restano sacrificati ma rispondano allo stato d'animo. L'opera di Tortelli è un riflesso della realtà in un'interpretazione personale.
A. Spinillo
... Abbandonata la vecchia vena tradizionale, Tortelli ha diluito il colore fino a raggiungere estenuante raffinatezze (vedi "Tramonto sul lago Puccini") salvo precisare, con illuminazioni improvvise, un fiore o una figura. In questi casi può dirsi davvero raggiunta una intenzione poetica (si veda " Una rosa a Viareggio "). Quando poi disegno e colore sono particolarmente equilibrati il risultato è eccellente ...
A. Ragionieri
Uomo assiduo osservatore di quei frammenti che lievitano generosamente attorno a noi. Tortelli sa darci, con la sua opera, una testimonianza fedele e sempre vitale. Il vivere semplice, senza appariscenti adesioni a programmi e novità, non consone alla sua natura, sa costruire la sua storia in un'esemplare linea di onestà, lontano da incaute posizioni superate su percorsi chiusi con sbocchi ingannevoli; Vasco Tortelli compone la sua opera entro i limiti della sua natura, avendo compreso il senso della sua radice terrena, evitando ogni sorta di soccorso esterno che non sia motivato.
Il suggerimento gli proviene dalla sua natura, dunque dagli inesauribili appunti della realtà. Questo strumento sottile si mescola e si fonde nei suoi quadri con gli aspetti più umili ed assumono, in Tortelli, importanza di una schietta confessione umana: una scabra architettura dell'anima delle cose, mai manomesse e stravolte da superficialità, oggi in gran voga. In un tempo di palese dimissione umana l'opera cauta e guardinga del Tortelli è quella del saper lavorare nel solco del sentimento e del tempo. Il pittore ha dunque capito che la solitaria conquista da guadagnare a poco a poco è un accento di umanità, capace di durare al di là delle provvisorie e fugaci esibizioni odierne.
G. Breddo
... in più di un caso, si limita a una sensazione; e magari, vaporizza la visione, la fa spirituale e come impalpabile, ce l'approfondisce e allontana, e la rende più dolce e credibile, l'apparenta a un tracciato di sogno, già al confine tra il mondo tangibile e una realtà fantastica.
Ne l'Affresco trova il fascino delle cose che si corrompono, del terremoto che sbriciola il Friuli, della vecchiaia che mette le sue rughe e i suoi segni su un antico cascinale. Ma questo senso delle cose che sono in isfacelo o che nascono appena, è un po' in tutte le opere. Dalle Sue nebbie dai Suoi vapori d'aria, può nascere un trionfo fiorito; ed è cronaca di un'immagine che ha trovato la sua concretezza dopo un lungo e misterioso Itinerario attraverso la regione dello spirito.
C. Fumagalli
.... Una pittura decisamente tondeggiante; meglio orchestrata su mezzi toni: e spesso, nei paesaggi animati da figurette umane e per quanto concerne, "in primis", i paesaggi di Venezia, si hanno aliti di nebbiolina nel campo pittorico che ne accentuano la impalpabilità creandovi il "flou" autunnale. Vasco Tortelli della patria di Giotto, il toscano Mugello, è un corsivo pittore, interessantemente stenografico, sensibile alle Interpretazioni non solo degli insieme di figure umane in scene cittadine, non solo negli scorci lagunari e d'altri luoghi, ma di figure sole a trattazione lirica sognata e infine di fiori campeggianti sui fondi per mezzo di "macchie" cromatiche. I fiori e le vivaci, insinuanti piccole nature morte di oggetti di terracotta fanno scoprire che Tortelli è uso all'affresco.
M. Portalupi